Il lunedì e il sabato vengono contemplati i misteri gaudiosi (o della gioia)
Il lunedì e il sabato vengono contemplati i misteri gaudiosi (o della gioia). Meditare questo tipo di misteri vuol dire entrare nel significato profondo della gioia cristiana.
Primo mistero della gioia: l’angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù
Il primo ciclo dei misteri del Rosario è caratterizzato dalla gioia che irradia dall’Annunciazione di Gabriele alla Vergine di Nazareth della nascita di Gesù.
In questo passo sacro Dio ci rivela come si realizzò l’incarnazione del Verbo Eterno, e ci fa conoscere il mistero della Santissima Trinità, ossia il mistero di un solo Dio in tre Persone distinte.
L’angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù
Nel sesto mese l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazàreth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe.
La vergine si chiamava Maria.
Di seguito una lettura dal Vangelo secondo Luca (1,26-28.30-31): :
«L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù».
Le preghiere da recitare il lunedì per il primo Mistero della Gioia sono: un Padre Nostro, dieci Ave Maria (meditando il mistero), un Gloria al Padre e un O mio Gesù.
Secondo mistero della gioia: Maria fa visita alla cugina Elisabetta
Nel secondo mistero gaudioso si ricorda la visita di Maria a sua cugina Elisabetta.
Questo incontro ci mostra la grande fede e l’umiltà profonda di Maria: virtù fondamentali che l’Angelo Gabriele ha riscontrato subito quando ha scelto Maria come madre di Dio.
Maria fa visita alla cugina Elisabetta
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo.
Di seguito una lettura dal Vangelo secondo Luca (1,39-40. 41b-42.45):
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Le preghiere da recitare il giovedì per il secondo Mistero Gaudioso sono: un Padre Nostro, dieci Ave Maria (meditando il mistero) e un Gloria al Padre.
Terzo mistero della gioia: Gesù, il figlio di Dio, nasce dalla Vergine Maria
Nel terzo mistero gaudioso si ricorda la nascita di Gesù Cristo. La nascita di Gesù infatti rappresenta la prima opera d’amore di Dio: quella di salvare le sue povere creature.
Gesù, il figlio di Dio, nasce dalla Vergine Maria
Quirino era governatore della Siria e quelli erano giorni di censimento. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.
Ora mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Di seguito una lettura dal Vangelo secondo Luca (2,1.4a.6-7):
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per [Maria] i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
Le preghiere da recitare il lunedì per il terzo Mistero della gioia sono: un Padre Nostro, dieci Ave Maria (meditando il mistero) e un Gloria al Padre.
Quarto mistero della gioia: Maria e Giuseppe presentano Gesù al Tempio
Nel quarto mistero della gioia si ricorda la presentazione di Gesù al tempio. Nel compiere questo precetto di presentare il suo primogenito al tempio, Maria compie al tempo stesso la missione che Dio le ha affidato di corredentrice del genere umano.
Maria e Giuseppe presentano Gesù al Tempio
Passarono otto giorni prescritti per la circoncisione, e al bambino gli fu messo il nome di Gesù, lo stesso nome che gli aveva dato l’angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.
Di seguito una lettura dal Vangelo secondo Luca (2, 22b.25a.27-28):
Portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio.
Le preghiere da recitare il giovedì per il quarto Mistero del Rosario sono: un Padre Nostro, dieci Ave Maria (meditando il mistero) e un Gloria al Padre.
Quinto mistero della gioia: Maria e Giuseppe ritrovano Gesù nel Tempio, fra i dottori
Nel quinto mistero della gioia si ricorda il ritrovamento di Gesù Cristo al tempio di Gerusalemme mentre prende parte all’orazione collettiva del popolo di Dio. Questo popolo oggi, siamo noi.
Maria e Giuseppe ritrovano Gesù nel Tempio, fra i dottori
I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.
E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Di seguito una lettura dal Vangelo secondo Luca (2,41-42.46.48-49):
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
Le preghiere da recitare il lunedì per il quinto e ultimo dei Misteri gaudiosi sono: un Padre Nostro, dieci Ave Maria (meditando il mistero) e un Gloria al Padre.
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